Una pillola di metodologia muratoriana
Analisi
In una sua riflessione sul muratorianesimo (Pienza, 1995) Alessandro Giannini pensa che il pensiero filosofico muratoriano (già elaborato durante il periodo veneziano, 1950-55) travalichi le pareti dell'Estetica di Croce (il quale, muovendo da essa, muove dalla Realtà) verso la concretezza dell'Architettura.
Muratori separando Mente e Realtà — così "tradendo" l'unità dello Spirito con un dualismo tuttavia necessario a mantenere l'azione di resistenza alle idee opposta dell'essere-altro — muove invece dalla Logica, mettendo il linguaggio al posto della intuizione-espressione. Lo fa contemplando un'ulteriore dimensione, un momento pre-mentale che chiama Realtà, necessariamente data come infinitamente organica, tuttavia distinguibile in due aspetti — l'eidetico (l'immaginario della mente) ed il suo residuo iletico (fisico, materiale, che la mente elabora in tipi, i quali esistono di per sé: non sono una conquista della mente) — e così di seguito, all'infinito, con l'Uomo eternamente impegnato in un asintotico processo di adeguamento al Mondo, il risultato del quale possiamo definire Ambiente.
Secondo un ordine scalare, i gradi di questo Ambiente sono:
- l'ELEMENTO (assunzione mentale, cioè oggettivazione di dati oggettuali della realtà, individui, in serie occasionale)
- la STRUTTURA (aggregazione di elementi, strumentazione)
- il SISTEMA (integrazione di strutture)
- l'ORGANISMO (vitalizzazione del sistema)
I Momenti dello Spirito, ossia della vita della Coscienza nel suo rapporto ciclico con la Realtà, sono:
- il momento LOGICO, della distinzione soggettiva di oggetti naturali in classi, usando come seriali i valori organici di questi;
- il momento ECONOMICO, dell'uso strumentale soggettivo di tali classi, usando come seriali i loro valori seriali;
- il momento ETICO, del collegamento totalizzante soggettivo di tali strutture, adottando come organici i loro valori seriali;
- il momento ESTETICO, dell'attuazione individuale oggettiva di tali sistemi, adottando come organici i loro valori organici.
In vero, se il Mondo percepito, costituito da tutte le strutture umane concrete, è ancora Coscienza in quanto rapporto conoscitivo e produttivo dell'Uomo col Reale, questo processo è attivo non solo nel Soggetto percipiente ma anche nell'Oggetto.
Sintesi
Tutti abbiamo cognizione del fatto che in natura esistono le rocce e di come i loro frammenti e detriti, massi, scapoli, ciottoli, etc. si dispongano occasionalmente come oggetti individui; fin tanto che stanno dove stanno sono: "quel sasso, quella roccia, etc." che col tempo impariamo a riconoscere.
Un sasso, colto nella sua tipicità, è tuttavia pensabile come materiale che, assieme ad altri sassi simili, opportunamente collocati, può costituire una struttura, appunto una disposizione organizzata di materiali: una macera di recinzione (aggregazione a minor grado di organizzazione) o un muro di un edificio (aggregazione a maggior grado di organizzazione).
Il materiale litico, raccolta di pietre accatastate a piè d'opera da selezionare in base alle attitudini presentate, trova collocazione all'interno di un preciso disegno strutturale (idea di macera o muro) venendo disposto in posizione d'angolo o corrente o interna o a formare archi e piattabande etc., intenzionalmente mirato alla composizione di un sistema architettonico, nel caso più elementare monocellulare tondo o quadrato, nel caso ne sia già prevista l'aggregazione.
Le strutture murarie, integrate e disposte secondo un ordine gerarchico intenzionale volto alla costituzione di un organismo architettonico (prefigurato), definiscono uno spazio vocato allo svolgimento di determinate funzioni: un ricovero, una casa, una chiesa.
Attuazione ed uso restituiscono al Mondo un nuovo individuo che, chiudendo il ciclo, si ambienta, entrando così a far parte di una realtà preesitente arricchita dall'intervento inseritovi: nulla si è creato, se non una diversa organizzazione di elementi già presenti.
(il miglior complimento che si possa fare ad un'opera architettonica è pensare che sia sempre stata lì …).